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Protocollo generale accoglienza classi prime ITI Download

Presentazione accoglienza (PDF)

I Tutor

LA SCUOLA ACCOGLIENTE E PARTECIPATA

1) La scuola accoglie
2) La scuola contro la dispersione
3) Genitori e adolescenti

COORDINATRICE DEL PROGETTO: Prof.ssa Masini Lorenza

OBIETTIVI:

- Favorire l'inserimento degli studenti nella vita ed organizzazione scolastica.
- Favorire la socializzazione e le relazioni tra studenti.
- Motivare allo studio.

PERSONE COINVOLTE NEL PROGETTO:

- Docenti, studenti, famiglie.

MOTIVAZIONE DELL’INTERVENTO

Lo studio è fine a se stesso? Una materia è solo un esercizio vuoto? La matematica, ad esempio, servirebbe solo ad imparare la matematica? Qual è il senso dell’imparare e della scuola?

“E’ proprio degli esseri viventi di fare amare la vita, anche sotto forma di un’equazione di secondo grado, ma la vitalità non è mai stata inserita nei programmi scolastici”. Daniel Pennac

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L’adolescenza è un’età difficile, da osservare e aiutare con molta attenzione e rispetto. L’adolescente che entra nel nostro istituto ha un ulteriore carico: per la prima volta ha fatto una scelta importante che lo ha portato a una situazione completamente nuova. Per molti nostri studenti la scelta comporta il trasferimento quotidiano in una città che conoscono poco, lontani da quel paese dove ci si sente protetti perché tutti si conoscono e tutto è noto. Per i più fragili (l’evoluzione fisica e la maturità psichica seguono tempi molto diversi per ogni adolescente ) l’ansia per la nuova esperienza, si unisce alla perdita dei vecchi amici e compagni di classe che hanno seguito percorsi diversi.

“Come saranno i miei nuovi insegnanti? Riuscirò inserirmi nella classe? Chi avrò compagno di banco? Troverò un amico o sarò lasciato solo? I “grandi” con cui viaggerò mi faranno fare figuracce?” Sono domande che forse l’adolescente non riesce ad esplicitare neppure a se stesso ma le cui risposte avranno un notevole peso sul suo percorso scolastico.

L’atteggiamento dell’allievo nei confronti dell’apprendimento e dello studio ne sarà fortemente influenzato. Gli educatori possono favorire lo slancio, la fiducia in se stessi e il coraggio di superare le difficoltà o al contrario indurre scoraggiamento. Nella costruzione di sé, per l’adolescente è molto importante lo sguardo degli altri . Il disagio psicologico nella prima adolescenza è spesso evidenziato nell'ambito scolastico con scarso rendimento e/o abbandono e individua insieme ad altre variabili (condizioni psicologiche e materiali della famiglia, stile comunicazionale, rapporti interpersonali con i pari) una popolazione verso cui è necessario mettere in atto interventi di prevenzione. Trova in queste considerazioni, la motivazione della proposta, della commissione accoglienza, di un intervento globale che intervenga su tre livelli, la famiglia, la scuola, lo studente.


EDUCAZIONE TRA PARI
Ogni classe prima ha un gruppo di tutor dal primo giorno di scuola sino alla fine dell'anno scolastico.

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I TUTOR SONO:

- Studenti dei trienni di indirizzo che volontariamente scelgono di aiutare i loro nuovi compagni.
- Si rendono disponibili dal mese di giugno dell'A.S. precedente.
- Si preparano alla loro funzione di tutor mediante:

- RIUNIONI DI FORMAZIONE TENUTE DAL DOCENTE RESPONSABILE DELL'ATTIVITA'

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L'ATTIVITA' SI SVOLGE:

- I primi giorni di lezione
Le classi prime affidate ai tutor alla presenza dei docenti delle diverse discipline:
- Visitano tutto l'edificio scolastico;
- Socializzano tra loro grazie a giochi di gruppo;
- Leggono e commentano il regolamento di Istituto;
- Apprendono i diritti e i doveri degli studenti;conoscono le discipline oggetto di studio.
- Durante tutto l'anno con incontri mensili tra tutor e classi.

GLI STUDENTI DI PRIMA POSSONO CHIEDERE AI TUTOR:

- chiarimenti sul metodo di studio;
- informazioni sulle attività realizzate nella scuola;
- informazioni sui decreti delegati e gli organi collegiali.

I tutor verbalizzano quanto detto e accaduto negli incontri e relazionano al Consiglio di Classe tramite il coordinatore dell'attività.


TUTOR
E' uno studente del triennio.

COMPETENZE TUTOR:
deve conoscere la scuola sia come struttura che come istituzione, deve cercare di trasmettere ai nuovi studenti la conoscenza che già gli appartiene.

MODALITA':
incontri con la classe prima a lui/lei affidata all'inizio dell'A.S., periodicamente ogni mese e, in caso di necessità, anche su richiesta.

ARTICOLAZIONE ATTIVITA'

  1. conoscenza edificio scolastico;
  2. conoscenza tra nuovi compagni di classe;
  3. conoscenza istituzione scolastica:
    • regolamento interno;
    • decreti delegati e organi collegiali;
    • discipline oggetto di studio e metodo di studio.

CRITERI PER ESSERE TUTOR

  1. Studenti del triennio
  2. Promossi senza giudizio sospeso
  3. Voto di condotta >= 8

REQUISITI RICHIESTI

  1. consapevolezza della scelta fatta di essere tutor;
  2. impegno e serietà nel lavoro da compiere;
  3. partecipazione attiva;
  4. disponibilità all'aiuto;
  5. motivazione allo studio.