È quanto succede all’I.I.S. Copernico-Carpeggiani istituto d’istruzione di secondo grado del ferrarese, con affluenza soprattutto maschile, che dal 2019 ha intrapreso la strada dell’insegnamento di Contrasto alla violenza di genere. «La materia occupa circa 1 terzo delle ore di educazione civica annuali e include argomenti come la comunicazione non violenta, la vittimizzazione e il riconoscimento dei segni di abuso», racconta il dirigente d’istituto Francesco Borciani. Il progetto a 5 anni dall’avvio è ora in fase di revisione. «A rivelarsi più utili - dice il professore - sono le attività che portano i ragazzi a riflettere sui loro comportamenti quotidiani, spesso inconsapevoli, e a considerare la violenza e l'asimmetria nelle relazioni. Ciò che abbiamo fatto non basta. È emersa la necessità di una riflessione più ampia». Gli allievi hanno quindi partecipato direttamente alla rimodulazione della disciplina, una revisione partita da un questionario preparato dagli stessi ragazzi e sottoposto ai compagni. «Nonostante le attività di questi anni non vediamo una crescita di consapevolezza nei ragazzi» constata Borciani, aggiungendo: «Abbiamo bisogno anche della collaborazione delle famiglie. Troppo spesso i media e la cultura popolare perpetuano stereotipi e atteggiamenti dannosi che contribuiscono a rinforzare gli stereotipi». https://www.ilsole24ore.com/art/scuola-educazione-affettiva-realizzati-solo-progetti-spot-AGy1o2GB